Cosa sono le MMA? Una domanda che si pongono sempre più persone che sentono parlare di questa nuova disciplina nata negli Stati Uniti. Un noto coach di MMA prova a rispondere alla domanda.

Il coach neozelandese John Danaher, cintura nera di jiu jitsu brasiliano sotto Renzo Gracie e noto allenatore di alcuni atleti famosi di MMA tra cui Georges St-Pierre, ha risposto con l’eleganza alla questione riguardo la definizione circa cosa siano le Arti Marziali Miste.

Secondo Danaher, per troppo tempo le MMA sono state descritte in modo erroneo come uno sport eclettico. Le arti marziali miste sono viste come una mescolanza di vari stili cuciti insieme, dalla boxe occidentale, al Muay Thai, alla lotta, al jiu jitsu e ad altri.

La teoria classica delle MMA prevede una suddivisione del combattimento in quattro parti: lo shoot fighting, vale a dire l’abilità colpire ed atterrare in posizione aperta da in piedi; il clinch fighting, ovvero l’abilità di colpire ed atterrare mentre si è bloccati in clinch in piedi; il fence fighting, colpire ed atterrare mentre si è appoggiati a parete della gabbia; e infine il grapple fighting, l’abilità di colpire, cambiare posizione e sottomettere mentre si è a terra.

Ciascuna di queste abilità deriva gran parte del suo contenuto da vari sport da combattimento. Ad esempio, il combattimento a terra prende in prestito molto dal jiu jitsu e dalla lotta, così come la parte in piedi deriva dalla Muay Thai e dal pugilato. Danaher, però, sottolinea l’importanza del comprendere che l’abilità del combattimento a terra nelle MMA trascende le varie arti marziali che costituiscono la sua base.

Tirare gomitate e pugni a terra è un’azione molto differente dal fare la stessa cosa in piedi o in clinch, quindi i pugni e la strategia di attacco della boxe e della Muay Thai devono essere modificati. Le sottomissioni possono essere derivate dal BJJ, ma applicarle in un contesto di MMA richiederà ampie modifiche.

Insomma, una volta aggiunte nuove modalità per portare i colpi, l’insieme delle abilità generali cambia molto, fino a diventare qualcosa di nuovo e autonomo che trascende le componenti di base ed è distinto da loro. Questo discorso si può applicare in tutte e quattro le abilità fondamentali delle MMA succitate.

Una volta compreso questo, Danaher conclude dicendo che le MMA sono un’arte marziale autonoma composta quattro tipi di abilità di base, ognuna delle quali è molto influenzata dalle varie arti che la compongono, pur restandone distinta. Comprendere questa visione delle MMA aiuterà i nuovi appassionati dello sport a capire le sfumature dell’azione e ad apprezzare tutti e quattro i settori di questo sport.

P.S. Si ringrazia Alessandro Valzania per l’apporto a questo articolo.

Tudor Leonte

Alla perenne rincorsa del tesserino da giornalista pubblicista, ho scritto di MMA per alcune testate giornalistiche italiane e altri siti del settore. Al momento collaboro con Sherdog.com. Scrivo cose, intervisto gente, mi diverto.